Novità della Legge di Bilancio 2020 - Nuovo credito d'imposta per attività di design e ideazione estetica

Con questo ultimo articolo introduttivo alle caratteristiche principali del nuovo credito d’imposta introdotto dalla Legge di Bilancio e vigente per l’anno 2020, descriviamo il terzo e ultimo ambito di attività incentivate: le attività di design e ideazione estetica per la concezione e realizzazione dei nuovi prodotti e campionari.

I settori produttivi citati dalla normativa che si caratterizzano per lo svolgimento di queste attività sono i seguenti:

  • tessile e moda
  • calzaturiero
  • occhialeria
  • orafo
  • mobile e arredo
  • ceramica

L’elenco riportato è tuttavia solo indicativo, e con successivo decreto del MiSE da pubblicarsi entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge di Bilancio verranno definiti i criteri per la corretta identificazione delle attività di design e ideazione estetica anche in altri settori produttivi.

Le spese ammissibili alla determinazioni dell’importo agevolabile sono le seguenti:

  1. spese di personale relative a ricercatori e tecnici con rapporto di lavoro dipendente o autonomo impiegati presso le strutture produttive dell’impresa nelle attività di design e ideazione estetica, nei limiti del loro effettivo impiego in tali attività; per questa tipologia è prevista una premialità, rappresentata dalla possibilità di imputare tali spese al 150% del loro effettivo ammontare per tutte e sole le risorse che soddisfino contemporaneamente le seguenti condizioni:
    • non superino i 35 anni e siano al loro primo impiego;
    • siano in possesso di una laurea in design o altri titoli equiparabili;
    • siano assunti a tempo indeterminato e impiegati esclusivamente nei lavori di design e ideazione estetica.
  2. quote di ammortamento, canoni di locazione finanziaria o di locazione semplice relative ai beni mobili e ai software utilizzati nelle attività di design e ideazione estetica; per questa tipologia è previsto un limite massimo pari al 30% delle spese di personale di cui alla lettera a);
  3. spese per contratti aventi ad oggetto il diretto svolgimento da parte del soggetto commissionario nelle attività di design e ideazione estetica;
  4. spese per servizi di consulenza e servizi equivalenti inerenti alle attività di innovazione tecnologica; per questa tipologia è previsto un limite massimo pari al 20% delle spese di personale di cui alla lettera a) ovvero della lettera c);
  5. spese per materiali, forniture e altri prodotti analoghi impiegati nelle attività di design e ideazione estetica; per questa tipologia è previsto un limite massimo pari al 30% delle spese di personale di cui alla lettera a), ovvero al 30% dei costi dei contratti indicati alla lettera c).

L’aliquota per la determinazione del credito d’imposta è pari al 6% e si applica all’intero ammontare della spesa ammissibile sostenuta nel corso dell’esercizio.

Il credito d’imposta massimo concedibile è pari a 1,5 milioni di euro.

Per quanto riguarda l’utilizzo del credito d’imposta, l’obbligo di certificazione, gli obblighi documentali e la comunicazione da effettuare al MiSE, vale quanto già detto nell’articolo dedicato al credito d’imposta per le attività di ricerca e sviluppo.

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