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Credito d’imposta per R&S 2014-2016: arrivata la legge di conversione, si attendono le disposizioni applicative

Il 19 febbraio il Senato ha approvato in via definitiva il DDL di conversione del decreto-legge “Destinazione Italia” 23 dicembre 2013, n. 145, già approvato dalla Camera, con 121 voti favorevoli e 91 contrari.

Il credito d’imposta è diventato dunque legge.

Sarà ora compito del Ministero dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze e con il Ministro per la Coesione Territoriale, emanare le disposizioni applicative necessarie a renderla operativa.

Queste le caratteristiche salienti definitive del nuovo credito d’imposta:

  • * il credito d’imposta verrà riconosciuto nella misura del 50% degli incrementi annuali di spesa per R&S registrati nei tre periodi di imposta, a tutte le imprese aventi un fatturato annuo inferiore a 500 milioni di euro;
  • * il credito d’imposta massimo annuale per ciascun beneficiario è pari a 2.500.000 euro;
  • * i soggetti beneficiari devono iscrivere a bilancio nei tre periodi rendicontati almeno 50.000 euro di spese per R&S;
  • * sono ammissibili le attività di ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale, inclusa la creazione di nuovi brevetti;
  • * rientrano tra le spese ammissibili le seguenti voci:

    • – personale impiegato nell’attività di R&S;
    • – strumenti e attrezzature di laboratorio (quote di ammortamento), in relazione alla misura e al periodo di utilizzo per l’attività di R&S;
    • – ricerca svolta in collaborazione con Università e organismi di ricerca o presso gli stessi, ricerca contrattuale, competenze tecniche e brevetti, sia acquisiti che ottenuti in licenza.
  • * il plafond a copertura dell’intervento è di 200 milioni di euro annui;
  • * per accedere ai fondi le aziende dovranno presentare un’istanza telematica secondo modalità che verranno esplicitate con successivo decreto del MiSE.