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Credito d’imposta per R&S: importanti chiarimenti nella circolare dell'Agenzia delle Entrate

L’Agenzia delle Entrate ha emanato il 16 marzo una circolare contenente precisazioni molto importanti relative alla normativa del credito di imposta per ricerca e sviluppo.

Prima di entrare nel dettaglio dei contenuti della circolare, riportiamo in estrema sintesi i punti cardine della normativa (per una spiegazione più dettagliata, potete leggere il nostro articolo a questo link). Essa agevola tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica, concedendo loro un credito di imposta a fronte dei costi sostenuti per attività di ricerca e sviluppo condotte nel corso di ciascuno degli esercizi compresi tra il 2015 e il 2019. In particolare, viene agevolata la quota di spesa di R&S che rappresenta un incremento rispetto alla media dei medesimi investimenti sostenuti negli esercizi 2012, 2013, 2014. Le attività di R&S agevolabili sono la ricerca fondamentale, la ricerca industriale e lo sviluppo sperimentale, mentre le categorie di costo agevolabile sono le seguenti:

  1. Personale altamente qualificato (dipendenti, ma anche collaboratori e professionisti purché svolgano le loro attività di R&S presso le strutture dell’azienda beneficiaria)
  2. Strumenti ed attrezzature di laboratorio (aventi un costo unitario non inferiore a 2.000 euro)
  3. Ricerca contrattuale (con Università, enti di ricerca e organismi equiparati, altre imprese e professionisti)
  4. Competenze tecniche e privative industriali

Le voci a) e c) sono agevolate al 50%, mentre le voci b) e d) al 25%.

Dopo aver effettuato, secondo un metodo peculiare, il calcolo della spesa incrementale e quindi del credito di imposta spettante, esso deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa all’anno per il quale il credito è stato calcolato ed è utilizzato in compensazione tramite F24.

Dopo questa premessa, entriamo nel merito delle delucidazioni offerte dall’Agenzia delle Entrate.

PERSONALE

Per quanto riguarda il personale dipendente e i collaboratori/professionisti che svolgono le attività di R&S presso la sede aziendale, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che sono ammissibili anche i costi delle risorse non altamente qualificate (quindi non in possesso di un titolo di laurea magistrale o di un dottorato di ricerca in ambito tecnico scientifico), che abbiano però mansioni tecniche. Il costo attribuibile alla loro partecipazione alle attività di ricerca e sviluppo non viene agevolato al 50%, ma al 25%, rientrando infatti tra le “competenze tecniche” della voce d).

Relativamente ai professionisti che invece svolgono la loro attività in totale autonomia di mezzi e di organizzazione (che quindi non sono vincolate a svolgere R&S presso le strutture aziendali), i loro costi sono assimilati alla ricerca “extra muros”, e pertanto ammessi nella voce di spesa relativa alla ricerca contrattuale, agevolata al 50%. Per tali professionisti non è richiesto che siano in possesso di un titolo di studio che li caratterizzi come “altamente qualificati”.

Anche gli amministratori sono rendicontabili nella misura in cui contribuiscono fattivamente alle attività di ricerca e sviluppo (la circolare precisa che la loro attività non può essere di mera “gestione” dell’attività di ricerca e sviluppo), sia che abbia anche un contratto da dipendente, sia che gli venga corrisposto un compenso da amministratore. In questo secondo caso, la sua attività in R&S deve essere adeguatamente comprovata e solo la quota parte di costo riconducibile ad essa, rispetto al suo compenso totale, può essere agevolato.

STRUMENTI E ATTREZZATURE DI LABORATORIO

La circolare chiarisce che a questa categoria appartengono tutti quei beni che vengono abitualmente usati dall’impresa nelle attività di ricerca e sviluppo così come definite dalla normativa (conformemente al settore economico dell’azienda). La precisazione allarga quindi le maglie dei beni rendicontabili, rispetto ad una interpretazione letterale e restrittiva del bene “di laboratorio”.

OBBLIGHI DOCUMENTALI

Anche per il personale non altamente qualificato di cui si è detto sopra, è previsto l’obbligo di produrre fogli presenza nominativi riportanti il dettaglio giornaliero dell’impegno in R&S, nonché quello di evidenziare il loro impegno in R&S anche nel triennio di riferimento per il calcolo della media. Ciò vale sia per i dipendenti che per i collaboratori/professionisti. Per questi ultimi, in deroga alla regola generale e per il solo esercizio 2015, poiché non è loro prassi quella di tenere traccia quotidiana delle ore di ricerca e sviluppo, il foglio di presenza giornaliero può essere sostituito da un documento riepilogativo.

CERTIFICAZIONE DEI COSTI

La circolare ha chiarito che il costo sostenuto per la certificazione si aggiunge al credito d’imposta spettante per le attività di R&S: in altre parole, il costo per la certificazione è agevolato al 100%.

AZIENDE NEOCOSTITUITE

Per le aziende costituite a partire dall’esercizio successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014 (ovvero in tutto il periodo di vigenza della normativa), l’Agenzia delle Entrate sottolinea che per una corretta applicazione dell’agevolazione, l’attività imprenditoriale deve essere effettivamente nuova, e non mera continuazione di una vecchia attività in capo ad un nuovo soggetto, per la quale si configurerebbe il reato tributario di abuso del diritto, ovvero “una operazione che, pur nel rispetto formale delle norme fiscali, realizzano essenzialmente vantaggi fiscali indebiti”.

IL PRINCIPIO DI OMOGENEITÀ DEI VALORI

La circolare sottolinea l’importanza, ai fini di una corretta determinazione dell’importo della spesa incrementale, che vi sia omogeneità di valori tra l’esercizio per il quale si vuole determinare il credito d’imposta maturato e gli esercizi precedenti da assumere ai fini del confronto. In altre parole, anche per tali esercizi pregressi va rilevata con diligenza la presenza o meno di tutte le attività di R&S previste dalla normativa e di tutte le voci di spesa ammissibili dalla normativa.

 

Data la complessità della normativa e i nuovi oneri introdotti dai chiarimenti della circolare, Vi invitiamo a contattarci per adottare le migliori strategie al fine di individuare correttamente gli investimenti agevolabili e predisporre tutta la documentazione di supporto.