Voucher per le PMI: i chiarimenti dell’ultimo decreto ministeriale, in attesa delle modalità operative
È stato finalmente pubblicato (a circa due mesi dalla firma) il decreto interministeriale sui voucher per la digitalizzazione e l’ammodernamento tecnologico delle PMI, il primo dei due decreti necessari per l’entrata in operatività della misura.
Il decreto contiene alcune novità rispetto a quanto già noto (vedi scheda precedente), che riportiamo di seguito.
- Tempistica – I servizi e le soluzioni informatiche oggetto dell’incentivo dovranno essere acquisiti successivamente all’assegnazione del Voucher.
- Rating di legalità – Una parte della dotazione finanziaria, pari al 5 per cento delle risorse complessivamente disponibili, verrà riservata alla concessione dei Voucher a beneficio delle micro, piccole e medie imprese che hanno conseguito il rating di legalità (vedi news dedicata).
- Cumulabilità – I contributi (voucher) non sono cumulabili con altri contributi pubblici a valere sugli stessi costi.
- Modalità: l’impresa richiedente deve disporre di un indirizzo di posta elettronica certificata valido e funzionante e della firma digitale del legale rappresentante o di un suo delegato all’interno della sua organizzazione.
Per quanto riguarda specificamente le spese ammissibili, il decreto ha portato i seguenti chiarimenti.
- Miglioramento dell’efficienza aziendale: sono ritenute ammissibili le spese per l’acquisto di hardware, software e servizi di consulenza specialistica strettamente finalizzati alla digitalizzazione dei processi aziendali.
- Modernizzazione dell’organizzazione del lavoro, tale da favorire l’utilizzo di strumenti tecnologici e forme di flessibilità, tra cui il telelavoro: sono ritenute ammissibili le spese per l’acquisto di hardware, software e servizi di consulenza specialistica strettamente finalizzati alla modernizzazione dell’organizzazione del lavoro, con particolare riferimento all’utilizzo di strumenti tecnologici e all’introduzione di forme di flessibilità del lavoro, tra cui il telelavoro.
- Sviluppo di soluzioni di e‐commerce: sono ritenute ammissibili le spese per l’acquisto di hardware, software, inclusi software specifici per la gestione delle transazioni on‐line e per i sistemi di sicurezza della connessione di rete, e servizi di consulenza specialistica strettamente finalizzati allo sviluppo di soluzioni di e‐commerce.
- Connettività a banda larga e ultralarga: sono ritenute ammissibili, purché strettamente correlate agli ambiti di attività di cui alle lettere a), b) e c), le spese di attivazione del servizio sostenute una tantum, con esclusivo riferimento ai costi di realizzazione delle opere infrastrutturali e tecniche, quali lavori di fornitura, posa, attestazione, collaudo dei cavi, e ai costi di dotazione e installazione degli apparati necessari alla connettività a banda larga e ultralarga.
- Collegamento alla rete internet mediante la tecnologia satellitare, attraverso l’acquisto e l’attivazione di decoder e parabole, nelle aree dove le condizioni geomorfologiche non consentano l’accesso a soluzioni adeguate attraverso le reti terrestri o laddove gli interventi infrastrutturali risultino scarsamente sostenibili economicamente o non realizzabili: sono ritenute ammissibili, purché strettamente correlate agli ambiti di attività di cui alle lettere a), b) e c), le spese relative all’acquisto e all’attivazione di decoder e parabole per il collegamento alla rete internet mediante la tecnologia satellitare.
- Spese per la formazione qualificata, nel campo ICT, del personale delle suddette piccole e medie imprese: sono ritenute ammissibili le spese per la partecipazione a corsi e per l’acquisizione di servizi di formazione qualificata, purché attinenti fabbisogni formativi strettamente correlati agli ambiti di attività di cui alle lettere a), b), c), d) ed e). Gli interventi formativi dovranno essere rivolti al personale delle imprese beneficiarie (titolari, legali rappresentanti, amministratori, soci, dipendenti) risultante dal registro delle imprese o dal libro unico del lavoro.
Rimane ora da emanare solo l’ultimo provvedimento che dovrà rendere noti i contenuti del modello di domanda, le modalità e i termini, iniziale e finale, di presentazione della medesima istanza, le modalità di concessione del Voucher e gli schemi specifici per la presentazione delle richieste di erogazione e la gestione delle stesse.
Tale provvedimento, a firma del Direttore generale per gli incentivi alle imprese, riporterà altresì il riparto su base regionale delle risorse finanziarie e l’indicazione delle regioni nel cui territorio devono essere ubicate le unità produttive delle imprese beneficiarie, nonché l’elenco degli oneri informativi introdotti ai fini della fruizione dell’agevolazione prevista dal presente decreto.